A testimoniare sono stati i genitori di vittima e assassino. Prima il padre, Graziano Scagni, poi la madre, Antonella Zarri. Entrambi hanno raccontato ancora una volta l’ansia, la paura, la ricerca di qualche medico che prendesse il figlio Alberto in carico, la disperata richiesta di aiuto al 112 prima che lui uccidesse la sorella Alice Scagni. E per la prima volta dall’inizio del processo la presenza di padre e madre, così vicini a lui, le loro parole soprattutto, hanno innervosito non poco l’imputato di omicidio volontario.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-06-30 15:33:27 ,genova.repubblica.it